Il grande fiume del male scorre, lo traghettiamo senz’annegare, anche quando la cattiveria esonda, ubbidiamo al cuore abile a navigare.
Le tristi voci avverse ci rincorrono come spettri, solo il daimon rimane per chi lo sa ascoltare.
Daimon interiore, coscienza e guida, solo chi si crede solo smarrisce la propria via.
Tutto è passeggero, anche brutturia e avversità, ogni schiaffo ha il suo perché giacché destino è necessità,
destino saggio che ci obbliga sulla retta via sempre vicina, ascoltando quell’amore che è saggezza divina.
(9 settembre 2024)
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