Giudicar la differenza è non saper Amare, come insegna la scuola e ogni telegiornale.
Deridere il diverso è bestemmia alla vita, è negar possibilità, penosamente sfuggita,
di ripulire il Cuore dalle tristi passioni, per gioire insieme di nuove occasioni
nel crear qualcosa che ancora non sappiamo, scoprendo cose nuove che neppure sogniamo!
Ma altro è il sentire in cui è facile cadere, coi signori della guerra ovunque al potere:
divisi ci vogliono, nell’Ego arroccati, riverenti Narciso, e come lui annegati...
Di schiavi e padroni questa è l’economia, che funziona ancor meglio nella falsa ipocrisia
che preferisce l’austerità a un po’ di solidarietà, cantando menzogne che distruggon la società.
Nell’abisso dei desideri cade il nuovo liberista, “mors tua vita mea”, complotta il nazionalista:
questo germe infettivo sempre respiriamo, è la pandemia di questo mondo insano,
creato sul racconto, falso ma creduto, che sommando gli egoismi il benessere è benvenuto.
No Fratello, non mi faccio ingannare, tu hai più valore di tutto ‘sto ciarpame!
Uomini illuminati, che la deriva han capito, scrissero il Testo a cui il mio Cuor s’è unito:
mamma Costituzione, nostra guida e alleata, sei sacra in ogni parola così come sei nata.
Fratello mio, sommiamo i talenti, così che diversità siano arricchenti:
insieme possiam crescere, sviluppandoci umanamente, forti di coraggio, felici pienamente.
Grazie!
(Francesco Galgani, 28 febbraio 2019)
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