Senz’aria non può respirare, senza Internet non può neanche più pensare.
Tutto connesso a tutto, in una grande intelligenza artificiale, capace d’ogni cosa, fuorché dell’essenziale.
E’ una grande macchinazione infernale.
La tecnologia è il suo credo e il suo affidamento, frutto amaro d’una scienza senza orientamento, che dell’etica ha perso discernimento, triste schiava d’un neoliberismo fonte di pervertimento:
senza limiti la sua delusione, quando accadrà il grande fallimento.
Quel giorno s’accorgerà d’aver perso tutto, dignità e libertà saranno parole senza senso, i fallaci algoritmi non saranno più d’aiuto, ma solo d’ostacolo al suo sostentamento.
Nutrito d’irrealtà incapace d’affetto, non saprà più ciò che è vivo, né ciò che è illusione dell’ingannevole intelletto.
Poi un flusso basaltico, per ripartire da capo.
(Francesco Galgani, 23 ottobre 2018)
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