La paura m'ha svegliata, il terrore m'ha stravolta, percossa di violenza la casa s'è contorta...
Gridai: «Mamma!», ma ancor non capivo... non potevi sentire... senza di te, era l'avvenire...
Non c'era un perché, e ti volevo con me!
Nei sogni ti ritrovavo, felicissima che eri viva, ci credevo veramente, ma poi tutto svaniva...
Gli anni son passati e la tua bimba ancor ti chiama, in silenzio ti ricorda, per me non sei lontana:
col tempo ho capito che ogni istante è un dono raro, da accogliere e rispettare, di bontà da onorare,
come te con me sempre hai voluto, lasciandomi in eredità il bel tempo vissuto.
Che m'importa delle tempeste se in segreto ho una bussola fatta delle carezze e dell'allor tue dolcezze?
Rimembrando la fatal notte giuro di non sprecare le occasioni per Amare che Vita mi vuol dare.
Grazie mamma!
(Francesco Galgani, 27 ottobre 2016)
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