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La poesia non nasce dalla normalità delle nostre occupazioni, ma dagli istanti in cui leviamo il capo e osserviamo con stupore la vita...
Quando attingiamo alla sorgente più autentica del nostro essere, quando entriamo in contatto con quella natura poetica che in ogni verso
esprime qualche cosa di sé, ogni istante diventa un'opportunità per cantare alla vita la nostra presenza.
Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta.
(Dylan Thomas)
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
(Ibrahim Nasrallah)
ESSERE NOI STESSI
di Salvatore Armando Santoro
Non avere vergogna
di scrivere versi,
non temere i giudizi
sciocchi
degli indifferenti.
Sii te stesso!
Fai parlare il tuo cuore
e semina le tue emozioni
nei campi del mondo!
Troverai sempre
un’anima pura
che si disseterà
alla tua fonte,
che berrà avida
i tuoi sentimenti.
Attorno a noi
non tutto è aridità!
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Le poesie sono elencate in ordine inversamente cronologico, dalla più recente alla più antica, in modo che tu possa sapere quali sono quelle nuove che via via pubblico :-)
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Cibo, obesità, altri disturbi alimentari |
Non c'è compensazione che carenza possa alleviare se manca l'azione che il vuoto va a colmare:
è un problema di relazione con se stessi e con l'ambiente, non diminuisce l'afflizione con solo qualche espediente.
Il cibo non è Amore, ma Amore è il nutrimento per il bisogno del Cuore di cessare il tormento:
Ama chi è con te! Ama quel che sei! Ama quel che fai!
L'energia della Natura con Amore tutto cura: dentro di te già si trova, quando Ami si rinnova!
(Francesco Galgani, 31 agosto 2015)
Nota: tre versi sono tratti dal Libero Decalogo di Francesco Galgani del 9 giugno 2008
«La spiegazione psicanalitica che induce un soggetto ad alimentarsi in eccesso è da ricondurre all’utilizzo dell’adipe come “scudo”, vale a dire, la creazione volontaria di una corazza fisica e psicologica che faccia “rimbalzare” gli eventi negativi dal corpo. Il “bisogno d’affetto” associato spesso all’ “horror vacui”, sono legati alla paura dei silenzi, coperti frequentemente da una spiccata tendenza alla risata di alcuni obesi, tesa a sdrammatizzare e difendere stati di depressione. La forma corporea non attraente scoraggia automaticamente ogni tipo di approccio sentimentale.
Numerosi studi clinici hanno evidenziato la presenza di caratteristiche comportamentali comuni nelle persone obese: • disturbi d’ansia e/o depressione trascurati • estrema paura di soffrire • propensione alla sedentarietà, intesa anche come staticità esistenziale • difficoltà a liberare le proprie energie vitali (eros, creatività, fantasie) • difficoltà a sentirsi appagati anche da un grande affetto/amore»
fonte: http://www.pharmamedix.com/patologiavoce.php?pat=Obesit%C3%A0&vo=Cause
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