Vola, il tuo umore vola, gioca birichino col mio esser bambino,
ch'è ingenuo e innocente, ma attento e paziente, a cui prima canta Amore, poi l'addita con fervore:
d'improvviso la sentenza, senza previa avvertenza, d'ignorare colei che ama, d'esser colui che egoismo trama...
colpevole d'offrirle un fiore coi petali a forma di cuore... ma col cellulare sempre spento perché le mode... di rado accontento.
Ahimé... Ahinoi... Cuor mio... cosa puoi? Ancor credi nei sogni romantici fatti di poesie e sogni fantastici?
Poveretto, capisco il tuo sgomento, ma a creder negli ideali sembriamo strani e irrazionali!
E voi altri... siate più accorti nel coltivare i vostri rapporti: se in un'anima il dubbio dimora, non c'è buona azione che la rincuora.
(Francesco Galgani, 11 aprile 2015)
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