L'ego ormai stanco d'esprimersi con ragione, in mezzo al branco che ha altra inclinazione,
ricorda confortato le rare comprensioni, e meno lieto l'esser tacciato d'arroganza nelle convinzioni.
Le lunghe solitudini proprie di chi va a fondo, ignorando le consuetudini dei fluttuanti sul mondo,
segnalano futilità nel tentare influenza che spieghi con coscienza etica e moralità,
delle cose la conoscenza con senso di realtà:
la gente s'imbizzarrisce quando toccata abbastanza da una voce che chiarisce la sua ignoranza...
L'ego ormai arreso non conosce più rabbia, si gode sorpreso libertà dalla gabbia
d'un vecchio pensiero che lascia il posto al nuovo sentiero
d'un dialogo proposto per migliorarci davvero in questo mondo tosto.
(Francesco Galgani, 27 ottobre 2014)
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