Occhi diversi, sofferenti, ma pur sempre resistenti,
oltre il visibile m'han fatto osservare,
così che ormai, dalle mode e persuasioni, son vaccinato.
Occhi invisibili, quel ch'è raro mi han fatto vivere,
come di Stendhal l'emozione, o d'un fiore strappato lo stesso dolore.
Nell'anno del cambiamento, a Trento, osservavo i senza tetto:
le ingiuste risa e i tanti giudizi in cuor mio biasimavo,
perché mai ho dubitato di quella gemma che ogni persona ha.
Da analoga sorte nessuno è immune: chi può giudicare?
A quel tempo, sul monte che amavo, era la mattina d'una colazione speciale:
sentivo di non esser solo.
Non sapevo dove fosse, ma all'istinto detti credito:
mezz'ora d'auto, poi lo trovai...
un panino regalato, e presto divorato.
(Francesco Galgani, 24 agosto 2014)
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