Giovani speranze del futuro, il mio cuore duole e lacrima nel vedervi impigliati e costretti nella rete d'un grave inganno:
bulimia di condivisione e connessione, sempre e ovunque, con smartphone e tablet, è prigionia della mente, solitudine dell'anima, minaccia del futuro, rinuncia a tante opportunità.
Nell'imbrigliarvi, controllarvi, seguirvi, tracciarvi e profilarvi, altri traggon vantaggio, ma non voi: chi desidera che stiate bene?
Non Facebook, non Twitter, non Whatsapp, non Google, non i telco, non coloro che lucrano su di voi.
Nella pineta sul mare, viva e vera, sono offline, vivo e vero, reale come il muretto su cui sto scrivendo, libero come i gabbiani che mi salutano, forte come il sole che tutto rivitalizza, amorevole come le piante e il verde intorno, purificato dalla disconnessione e dalla natura.
Vi sto osservando: siete belli, radiosi, degni d'amore, così come siete.
Figli miei, siete nati, in questo mondo difficile, per essere felici e a vostro agio: come le gemme hanno in sé il valore, così voi avete già quel che vi occorre e che vi è connaturato.
Liberatevi dalla tecnocrazia: voi siete i leader di una nuova epoca.
(Francesco Galgani, 13 luglio 2014)
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