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La poesia non nasce dalla normalità delle nostre occupazioni, ma dagli istanti in cui leviamo il capo e osserviamo con stupore la vita...
Quando attingiamo alla sorgente più autentica del nostro essere, quando entriamo in contatto con quella natura poetica che in ogni verso
esprime qualche cosa di sé, ogni istante diventa un'opportunità per cantare alla vita la nostra presenza.
Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta.
(Dylan Thomas)
Se i poeti perdono, il mondo non vincerà.
(Ibrahim Nasrallah)
ESSERE NOI STESSI
di Salvatore Armando Santoro
Non avere vergogna
di scrivere versi,
non temere i giudizi
sciocchi
degli indifferenti.
Sii te stesso!
Fai parlare il tuo cuore
e semina le tue emozioni
nei campi del mondo!
Troverai sempre
un’anima pura
che si disseterà
alla tua fonte,
che berrà avida
i tuoi sentimenti.
Attorno a noi
non tutto è aridità!
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Le poesie sono elencate in ordine inversamente cronologico, dalla più recente alla più antica, in modo che tu possa sapere quali sono quelle nuove che via via pubblico :-)
Nell'intelligente tirannia travestita da democrazia,
Facebook comanda e il popolo ubbidisce, fiero e contento di chi lo tradisce:
come le pecore seguono il pastore,
come i fidi compagni seguono il padrone,
ignari del suo inganno, del suo vero intento, che dopo tante coccole porta dritto al macello.
(Francesco Galgani, 21 marzo 2018)
La poesia si riferisce al fatto che Facebook ha permesso (e tenuto nascosto) il trafugamento dei dati di 50 milioni di suoi utenti a fini politici, allo scopo di far vincere le elezioni americane del 2016 a Donald Trump.
«Nel 2015, un certo Alexander Kogan chiede a Facebook l’autorizzazione a scaricare i dati dei profili per “fini accademici”. Kogan (che ora si fa chiamare Dr. Spectre e vive a Singapore) è un ricercatore e a sua volta è accusato da alcuni colleghi di Cambridge di avere trafugato il modello psicometrico con cui i dati vengono elaborati e gestiti. Fatto sta che i profili non finiscono in uno studio universitario, ma nel calderone della campagna elettorale di Donald Trump, rivenduti a Cambridge Analytica, società inglese gestita e finanziata dall’ultradestra americana. Il modello è talmente efficiente nel targetizzare i messaggi politici (micro-variazioni semantiche e tematiche a seconda dell’interlocutore che ha di fronte) che quando Trump vince le elezioni, il ceo di Cambridge Analytica, Alexander Nix, si vanta pubblicamente del suo contributo.»
tratto da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/19/cambridge-analytica-lo-scandalo-big-data-fa-scivolare-facebook-a-wall-street-downing-street-pronti-a-indagare/4236652/
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