Evito lo specchio, troppe ansie mi divorano, lo schifo è parecchio, brutture m'addolorano...
Non vado mai bene, ma so cosa fare: dimagrir mi conviene, e così il digiunare!
Più bella mi vedranno, forse, prima o poi, m'ameranno!
Se il Cielo lo volesse saremmo tutte belle, se pietà per noi avesse ci farebbe modelle,
ma sgorbio son venuta, ed è solo colpa mia, detenuta m'è l'anima da questa anomalia
dell'esser troppo brutta, deforme e con la pancia, in cuor son distrutta, cerco sempre la bilancia...
M'additano malata, prescrivendo il curare, ma ormai son preparata, non mi faccio più ingannare:
ho già perso 30 chili, son fiera e soddisfatta, sono sforzi incredibili, ma alla fine ce l'ho fatta!!! :)
Sempre al corpo penso, io lo cambierò, ancor non è troppo dimagrir che avrò...
ma chi troppo pensa non può esser felice, la pena è immensa, e adesso maledice
questa intera società così tanto ingrata, priva di pietà, dai bei corpi stregata!
Nel caos dell'esistenza una certezza ho trovato: del cibo l'astinenza sempre m'ha aiutato!
I larghi vestiti sanno ben celare i difetti infiniti che non voglio rivelare...
nelle pudiche docce ho un costume da indossare, provo a toccar poco dove più fa vergognare...
Femminil nudità troppo cruda è per me, anche in intimità proprio non mi confà:
di più lui vorrebbe, ma bimba ancor mi sento, per evitar l'abbandono taccio e l'accontento... :(
Se ci fosse un Amore, un Amore forte e puro, che arrivasse al Cuore in modo vero e sicuro,
senza inganni né apparenze, senza farsi sprezzevole, non dovrei più fuggire da questo tempo sgradevole.
Aiuto!
(Francesco Galgani, 25 settembre 2016)
Tante farfalle stupende non riescono a vedersi con gli occhi dell'Amore: i centimetri o i chilogrammi non misurano la tua bellezza, perché l'essenziale è invisibile agli occhi, puoi vederlo soltanto con il Cuore. Non conta ciò che vediamo, ma quali occhiali indossiamo. Se ti riconosci anche solo un poco in questa poesia, hai tutto il mio rispetto: anch'io una volta mi guardavo con occhiali non adatti a me, erano occhiali ingiusti e deformanti, che mi hanno ingannato e disprezzato. I cosiddetti "disturbi del comportamento alimentare" (DCA) non sono soltanto una prigione per chi li vive, ma anche uno specchio della nostra società che, nel complesso, è molto disturbata e molto malata, troppo attenta al vano, troppo distante dall'Amore e dal Rispetto per la Vita.
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